COMO - Sabato 18 giugno 2005, su iniziativa della ricostituenda Sezione MFE di
Como, si è tenuto l'incontro pubblico "Dopo il rigetto del Trattato
costituzionale, quale prospettiva per l'unità dell'Europa? Il ruolo dei
Paesi fondatori". L'incontro si è tenuto presso il Circolo culturale
"Willy Brandt", alla presenza di un folto pubblico, tra cui rappresentanti
di partiti politici, dei sindacati, consiglieri comunali della città, oltre
a militanti federalisti delle diverse sezioni lombarde. Sotto la presidenza di
Salvatore Palermo, dopo i saluti, il dibattito è stato introdotto dalle
tre relazioni di Paolo Lorenzetti (MFE), Tiberio Tettamanti (Forza Italia), Cesare
Salvi (DS - Vice Presidente del Senato). Una notevole convergenza di vedute, tra
relatori e pubblico, si è registrata nel giudizio sul Trattato respinto
- ritenuto comunque insufficiente per arrivare all'unità politica dell'Europa
-, sulla necessità di riprendere subito la battaglia per l'unità
muovendosi su due cerchi concentrici: uno, interno, a possibile vocazione federale,
con Francia, Germania e altri Paesi fondatori o dell'area Euro, l'altro, esterno,
comprendente - tra gli altri - la Gran Bretagna. Il ruolo avuto in passato dall'Italia
per orientare in senso federale le iniziative di rilancio dell'unificazione europea,
è stato evocato dai federalisti per mettere le forze politiche davanti
alle loro attuali responsabilità. Nel pomeriggio, nell'ambito della Campagna
"Sì allo Stato federale europeo", si è svolta con successo,
nel centro cittadino, la raccolta pubblica di firme sulle cartoline-appello ai
Capi di Stato e di governo dei paesi fondatori.